Il Riflesso dell’Anima # 3

Bentornati nella mia Foresta Incantata!

Il Riflesso dell’Anima, rubrica creata da me e Reina del blog Il Portale Segreto, consiste nel postare una citazione o un brano tratto da un libro, film, canzone o altro che che ha fatto vibrare le corde della nostra anima associandola a un’immagine. Sarà una rubrica che rispecchia il nostro io più profondo. Non avrà cadenza fissa, sarà dunque occasionale, ed entrambe la gestiremo in modo indipendente l’una dall’altra.
Ecco qui dunque la mia immagine a la mia citazione di oggi:
“Era la prima volta nella mia vita, per quanto fosse stata breve, che incontravo una persona del genere, una che aveva per famiglia anche le mucche e i gufi, e poi magari i germogli e l’erba dei campi, insomma la Natura tutta insieme. Questo voleva dire essere streghe?”

Strega – Remo Guerrini

Green Music # 2

Bentornati nella mia Foresta Incantata!

Ed eccomi di ritorno con questa rubrica neonata che condivido con Enrico del blog Protestaverde, mio caro amico e gemello di blog con cui avevo già collaborato in passato.

L’idea è nata unendo le nostre passioni comuni, come l’amore per la musica e per la natura. Abbiamo scelto di aprire questa nuova rubrica perchè riteniamo che la musica abbia un grande potere comunicativo, e possa trasmettere all’ascoltatore oltre che emozioni anche messaggi importanti.

In questo spazio vi proporremo canzoni che si sono distinte per il proprio impegno nella difesa dell’ambiente, ma anche canzoni che parlino del rapporto uomo-natura in generale. La rubrica non avrà cadenza fissa, ma occasionale. 

Siamo stati contenti di constatare che il primo appuntamento di Green Music abbia riscosso un certo successo tra voi, e siamo stati contattati anche da una band che ci ha chiesto di poter essere protagonista di una puntata di questa rubrica. Ed eccoci qui dunque a parlarvi di questo gruppo emergente che a nostro giudizio si è distinto per il proprio attivismo: loro sono The Playmore, una band di Napoli indipendente ed autoprodotta, che scrive musica per passione e con l’intento di trasmettere all’ascoltatore qualcosa di importante, cercando di evitare le banalità. 

Il brano che vorremmo analizzare è “Things”:

Il testo della canzone:

The things I like are here
it ain’t easy to get rid of ‘em
I’m clean and sober as a tramp I guess oh yes
there’s nothing I respect it is a fact
I’ll never put these things right through

A simple role
consumption and pleasure
Our weight in gold
despite the diamonds’ glow

I bet there’s nothing I respect oh
I want this thing, I want that thing I wanna have it on my couch
It keeps me spin, it keeps me drill
You know I like I like it and I feel like shit

The things are mine

I want it all, I want it all
I know that it’s not fair I don’t care
I got got got till I drown down a pool full of clouds
just like a big bank account you understand
the things will fill your life

A simple role
consumption and pleasure
Our weight in gold
despite the diamonds’ glow

I’m down I’m high I’ll make you mine
I wash your mind until you’re right
Believe tv showbiz
‘Cause every time I blow I feel like dancing on a boogie woogie

Pensiero di Enrico:

Il video che avete visto, in un primo momento può destare ilarità, e non è immediato il messaggio che vogliono trasmettere i ragazzi del gruppo. Il protagonista del video è una scimmia, una scimmia molto particolare; possiede valanghe di soldi, guardie del corpo, staff di parrucchieri e belle donne, e banane a gogo. Sinceramente, non ho mai visto una scimmia così. E’ molto umanizzata. E proprio questo è il punto. La canzone, come potrete vedere più tardi dal testo, è una critica, sebbene ironica, alla moderna società dei consumi. L’invito di questo brano è quello di riflettere sull’importanza delle cose che ci circondano, di capire se sono davvero essenziali come noi le reputiamo, e fino a che punto influiscono sulle nostre scelte. Quante volte infatti siamo alla continua ricerca di cose per definirci, e invece di essere noi stessi ci assoggettiamo a un prodotto, alienando noi stessi? Quante volte, invece di coltivare rapporti sinceri con le persone, ci fermiamo all’apparenza, giudicandole o escludendole? Perchè nel mondo occidentale il mito, il vincente, è l’uomo che ha tanti soldi, una bella macchina e tante donne e non un padre di famiglia, con un lavoro onesto, che fatica ad arrivare a fine mese?

Per farvi capire meglio ciò che intendo, vi cito alcune parole di un membro del gruppo, con cui ho avuto occasione di parlare: “I beni di lusso sono davvero tali? E cosa li rende tali? A volte basta un nome o un simbolo per dare un valore enorme a qualcosa che decisamente non ne ha: una banana, per assurdo, potrebbe valere milioni di dollari rimanendo comunque una semplicissima banana! Quanto vale la maglia che hai addosso? E quanto è costato farla? E tu, in quanto essere umano, quanto vali, e in base a che cosa?”

Il messaggio di fondo di questo brano è che noi, in quanto persone, non siamo ciò che compriamo, consumiamo, indossiamo o buttiamo. Dovremmo riflettere più spesso su quanto la società moderna minimizza l’uomo, riducendolo a consumatore, e su come maltratta il pianeta, sfruttandolo e inquinandolo.

Pensiero di Mirial:

Devo fare i miei sinceri complimenti al gruppo per il messaggio che vogliono trasmettere con il testo della canzone e con il video. Un messaggio che, come ha sottolineato anche Enrico, è importante soprattutto ai giorni nostri, nell’epoca del consumismo sfrenato. 

Voglio cominciare la mia riflessione partendo da una frase di Henry Thoreau, scrittore e filosofo dell’Ottocento che stimo tantissimo:

“L’uomo è tanto più ricco quanto meno costano i suoi piaceri.”

La società moderna si rimpinza di oggetti, vestiti e beni del tutto inutili alla sopravvivenza dell’uomo. Non sappiamo più vivere con semplicità e il valore che diamo al denaro è divenuto troppo grande, spropositatamente esagerato! Ci circondiamo di cose futili, che non fanno che accrescere il nostro apparente benessere (badate, ho detto “apparente”, perchè alcune cose non servono affatto per sentirsi meglio), ma che ci impoveriscono come persone e che spesso distruggono anche la terra su cui poggiamo i piedi. Il consumismo è il cancro del mondo di oggi: più siamo, più si consuma, più la Terra che ci ospita (ricordiamocelo sempre: noi non siamo padroni della terra che calpestiamo, semmai è tutto il contrario) si ammala.

Vi siete mai chiesti come mai quando comprate qualcosa che credete vi faccia stare bene, ma che non è strettamente necessaria (un vestito, un videogioco, un gioiello…) dopo poco tempo sentite il bisogno di comprare qualcos’altro di nuovo? 

La verità è che non sappiamo più dare il valore alle giuste cose, che sono quelle più semplici, immediate e durature. Per essere felici non serve andare al centro commerciale a spendere i propri risparmi, la vera felicità va ricercata nella Natura, nei rapporti umani e nei bisogni elementari dell’uomo, non nelle futili banalità.

Volete un esempio? Qualche anno fa io stessa andavo a fare shopping quando mi sentivo infelice e giù di tono, ma da un po’ di tempo a questa parte ho capito che non era spendere i miei soldi a rendermi felice. Adesso quando sono giù di corda mi immergo nella natura, facendo una passeggiata in montagna, su un prato o in un parco, e vi assicuro che mi sento molto pù appagata dopo!


Voi che ne pensate?

 

 

 

 


Settimana Stregata # 22

Bentornati nella mia Foresta Incantata e buon inizio settimana a tutti!

Questa rubrica serve forse più a me che a voi, ma vi terrà aggiornati sugli appuntamenti settimanali del blog.

Come potete notare, alcuni appuntamenti sono seguiti da un punto di domanda, perchè non so ancora con certezza se riuscirò a pubblicarli. 

Buon inizio settimana a tutti, vi do appuntamento a più tardi con una nuovissima puntata di Green Music 😉

 

Lights and Shadows # 22

 

Bentornati nella mia Foresta Incantata!
Eccoci ritrovati con questa rubrica che molti di voi conosceranno con altri nomi, infatti me l’hanno gentilmente ceduta Alice del blog Stargazer’s Tides, Rowan del blog Ombre Angeliche e Reina del blog Il Portale Segreto. 
Si tratta semplicemente di riportare le tre cose migliori (luci) e le tre peggiori della mia settimana (ombre).
Tre luci:
 
– Il mio compleanno ^^
– I regali ricevuti, soprattutto quelli inaspettati =)
 
 – Ho trovato una nuova variante della pasta di sale che mi ha dato grandi soddisfazioni, anche se è ancora da migliorare.
Tre ombre:
– Brutti pensieri e troppe, veramente troppe preoccupazioni
 
– Il mal di testa. Ormai è una delle ombre ricorrenti…
 
– Sono stata molto svogliata e di pessimo umore in questi ultimi giorni.
 
 
E adesso ditemi: quali sono le tre luci e le tre ombre della vostra settimana?

Il Gufo Postino # 29

Bentornati in questa Foresta Incanta, creature del bosco!

Torno sul blog con questa rubrica, che altro non è che la mia versione di “In my mailbox”. Per chi ancora non la conoscesse, ecco di cosa si tratta: il Gufo Postino consiste nel presentare i libri acquistati, regalati, prestati o ricevuti…. per rendere più accattivante la presentazione, io e la mia sorellina Yvaine del blog Il Pozzo dei Sussurri abbiamo pensato di lasciarvi, insieme alla trama, anche l’incipit dei libri in questione, di modo da darvi un piccolo assaggino ^^ La rubrica verrà postata da me il giovedì, ovviamente i giovedì in cui il Gufo Postino mi avrà mandato qualcosa =)

Ecco qui cosa mi ha portato il Gufo Postino questa settimana!


Ringrazio Enrico del blog Protestaverde per avermi consigliato questo libro che, finalmente, è entrato a far parte della mia libreria 🙂

Trama:

“Volgeremo la mente alla nostra Madre Terra, perchè il Creatore ha fatto la nostra Madre Terra e noi siamo il suo corpo. Fin dall’Inizio della storia ci ha dato tutto quello di cui abbiamo bisogno, ci ha sostenuto. Le persone che sono qui, e tutta la gente ovunque, dovrebbero porgere saluti e ringraziamenti alla nostra Madre Terra, che ha sempre seguito le istruzioni del Creatore.”

Incipit:

Cristoforo Colombo, dopo i viaggi in quelle che credeva essere le Indie Occidentali, parlava in questo modo delle popolazioni nelle quali si era imbattuto: “Credo non vi sia miglior gente al mondo. Essi amano il loro prossimo come se stessi e hanno il modo di parlare più dolce, mite e sempre sorridente…”

Questo libro invece è un regalo di compleanno, sono contentissima di averlo ricevuto, lo desideravo ardentemente da molto!

Trama:

Josey ha tre certezze: l’inverno è la sua stagione preferita; lei non è il classico esempio di bellezza del Sud; i dolci è meglio mangiarli di nascosto. Vive a Bald Slope, il paesino di montagna dov’è nata, rinchiusa nell’antica casa di famiglia ad accudire la vecchia madre. Ma di notte Josey ha una vita segreta. Si rifugia in camera a divorare scorte di dolcetti e pile di romanzi rosa. Finché un bel giorno, misteriosamente, nello stanzino nascosto dal guardaroba, dove l’aria profuma di zucchero, spunta un’esuberante signora che dice di essere venuta per aiutarla. Chi è quella donna? Perché il suo corpo odora di fumo di sigaretta e acqua stagnante? Perché sembra scappare da qualcosa o da qualcuno? Josey non farà in tempo a chiederselo, che il suo piccolo mondo sarà messo sottosopra. Scoprirà che in amore e in amicizia le certezze non esistono e che le persone, anche le più care, possono nascondere qualcosa di inconfessabile. Accettare questa sfida è la grande prova che Josey dovrà superare. E per lei sarà l’inizio di una nuova vita: la sua. 

Incipit:

Josey si svegliò, vide la brina leggera sul vetro della finestra e sorrise. Finalmente faceva abbastanza freddo per indossare cappotti lunghi e collant.

Anche questo è un regalo di compleanno, ricevuto dalla dolcissima Clody del blog Locanda dei Libri, che ringrazio ancora infinitamente per la sorpresa inaspettata!

Trama:

In un angolo nascosto del Chicago Art Institute, il dodicenne Max McDaniels scopre un antico arazzo celtico sbiadito e rovinato. Mentre lo guarda, l’arazzo comincia a risplendere di un bagliore dorato. Max non lo sa ancora, ma quel bagliore è un segnale per qualcuno. Un segnale che indica che un ragazzo “speciale” è stato localizzato. Poco tempo dopo, Max riceve l’invito a iscriversi a una particolarissima scuola privata, nel New England, la Rowan Academy. Qui, Max e gli altri apprendisti con un certo “potenziale” vengono ospitati in camere che cambiano magicamente forma e a ciascuno di loro viene assegnato un animale da compagnia. A Max toccherà l’ultimo lymrill rimasto al mondo, una piccola creatura notturna che lancia strilli molto acuti. Mentre i nuovi studenti si esercitano a coltivare i loro poteri, altri ragazzini superdotati e agenti del bene cominciano a scomparire. Presto Max, che sviluppa un’insolita capacità di accrescere le sue già notevoli capacità fisiche, sarà pronto a combattere contro Astaroth, il Male che vuole impadronirsi del mondo. 

Incipit:

Max MxDaniels premette la fronte contro il vetro del finestrino. Guardava le nubi temporalesche che attraversavano veloci il cielo giallastro. Con un lieve picchettio, la pioggia cominciò a rigare il vetro del treno e il cielo si fece scuro e livido.

 

Voi che ne pensate? Li conoscete? 

Finalmente foto!

Bentornati nella mia Foresta Incantata!

Finalmente scrivo un post al di fuori delle varie rubriche =) Oggi voglio mostrarvi qualche foto scattata in occasione del mio compleanno, la settimana scorsa.

Gli scatti non sono un granchè, mi dispiace, ma spero possiate accontentarvi lo stesso.
Ho trascorso una giornata all’aria aperta dopo le lunghissime e stancanti settimane di pioggia. La giornata non era delle migliori, ma sono conentissima di essere riuscita ad andare al Parco degli Ulivi, un posto di cui sicuramente vi parlerò anche prossimamente e in cui tornerò molto spesso d’ora in poi.

Infine, alcuni dei regali che ho ricevuto:

La scatola che vedete conteneva il nuovo obiettivo per la mia macchina fotografica, non ve l’ho mostrato direttamente perchè l’ho usato per fare la foto =P  Non mi aspettavo questo regalo, è stato inatteso e davvero ben accetto! Ne avevo proprio bisogno =) Grazie dunque a Mamma e Papà, che hanno trovato anche un biglietto d’auguri fantasioso (si intravede nella foto, è il mazzetto di tulipani che vedete vicino alla scatola).

Poi ho ricevuto “Giorni di zucchero fragole e neve” di Sarah Addison Allen, che desideravo ardentemente da un po’. Ve lo presenterò ne “Il Gufo Postino” di domani insieme all’altro libro, ricevuto inaspettatamente dalla dolcissima Clody del blog Locanda dei Libri, che ringrazio ancora per la bellissima sorpresa! Proprio due giorni fa mi è arrivato il suo pacco, contenente “L’Arazzo d’oro” di Henry H. Neff e uno splendido segnalibro creato da lei! *_*

Quello che vedete in centro, è il regalo della mia dolce metà, un piccolo quaderno dalla copertina di pelle e una matita per appuntare tutto quello che mi passa per la testa. E’ a misura di borsetta, quindi lo porterò sempre con me, sperando che con la sua fedele compagnia possano nascere nuove avventure e nuove storie da raccontare =)

A questo punto direi che ho parlato anche troppo, vi saluto con la speranza che questo piccolo post di condivisione vi sia piaciuto!

A presto 😉

 

Libri che… # 16

Bentornati nella mia Foresta Incantata!

Questa rubrica la condivido con la mia gemellina Reina del blog Il Portale Segreto e ci terrà compagnia a martedì alterni. Essa consiste nel presentarvi fino a un massimo di sette libri inerenti uno stesso tema scelto di volta in volta da noi. Per ognuno di essi spiegheremo brevemente i motivi che ci hanno indotto a sceglierlo. Se volete partecipare, potete postare i vostri libri inerenti al tema della settimana in un commento sotto al post =)

Il tema da noi scelto questa settimana è:

Libri che sono ambientati in un posto in cui vorrei vivere

I miei libri sono:

La saga di Harry Potter di J.K. Rowling: non ne potrete più di sentirmelo dire, e io non mi stancherò mai di diverlo! Adoro la saga creata dalla Rowling, nel mio inconscio il mondo dei maghi è la mia vera casa. Fin da quando era bambina ho sempre sognato di poter usare una bacchetta magica e di andare ad Hogwarts, a Diagon Alley, incontrare Hagrid, Harry, Ron, Hermione, e praticare la magia. Il mondo creato dalla Rowling sarà sempre unico ed inimitabile, sarebbe bello se fosse reale *_*

La saga del Mondo d’Inchiostro di Cornelia Funke: un’altra saga che ho amato. Il Mondo d’Inchiostro è descritto così bene dall’autrice che viene proprio voglia di finirci dritti dentro!

“Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien: che dire? Uno dei libri più magici di tutti… Tolkien ha creato un universo, non un mondo, e sarebbe bello vivere nella Contea o a Gran Burrone *_*

E ora ditemi: quali sono i vostri libri ambientati in un mondo in cui vorreste vivere?

 

43^ Giornata mondiale della Terra

Buon inizio settimana e bentornati nella mia Foresta Incantata!

Forse alcuni di voi lo sapranno: oggi si festeggia la Giornata Mondiale della Terra. Oggi si celebra l’ambiente e la salvaguardia del nostro meraviglioso pianeta, che troppo spesso viene violentato da noi esseri umani.

Le problematiche ambientali sono una tematica importante da affrontate: l’inquinamento dell’aria, delle acque e del suolo, la distruzione degli ecosistemi, l’estinzione di specie animali e vegetali, l’esaurimento delle risorse non rinnovabili sono problemi attuali di cui è bene prendere piena coscienza per poterli affrontare.

Il pianeta Terra, che ci ospita e ci offre tutto quello di cui abbiamo bisogno, deve essere tutelato se vogliamo continuare ad abitarci; la popolazione mondiale cresce sempre di più e con essa aumentano anche le problematiche legate all’ambiente. Più siamo e più sfruttiamo il nostro pianeta, per cui quale giornata migliore di questa per sensibilizzare le persone ed avvicinarle all’ecologia?

In occasione dell’Earth Day vengono organizzati eventi in tutto il mondo, ma potete partecipare a questa giornata anche nel vostro piccolo, cominciando da oggi ad allinearvi a comportamenti più sani per voi e per il pianeta. Quali sono gli accorgimenti da adottare nella nostra vita quotidiana?

1) quando andiamo al supermercato, potremmo acquistare alimenti a chilometro zero

2) consumare più frutta e verdura, riducendo quindi il consumo di carne e derivati animali, che hanno un impatto ambientale maggiore

3) fare la raccolta differenziata, riciclando il vetro (riduce fortemente il consumo del petrolio), la plastica e la carta (ricordiamoci che quest’ultima si ricava dagli alberi, e la deforestazione è un problema grave e preoccupante).

4) chiudere bene il rubinetto e non sprecare inutilmente l’acqua

5) non sprecare la corrente elettrica: spegnamo sempre il pc quando non ci serve, non lasciamo in standby la tv e non usiamo la luce artificiale se non è necessario.

6) non abusare dell’uso dell’automobile: per tragitti brevi non usiamo la macchina o il motorino, spostiamoci a piedi o in bici! Fa bene a noi e all’ambiente.

Come vedete, basta poco per dare un piccolo ma importante contributo alla salvaguardia del nostro pianeta =)

Per concludere questo post, voglio lasciarvi una frase degli Indiani d’America, sperando che possiate trarvi un insegnamento o uno spunto interessante:

Quando l’ultimo albero sarà stato abbattutto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, ci accorgeremo che non si potrà mangiare il denaro. La nostra Terra vale più del denaro. E durerà per sempre. Non verrà distrutta neppure dalle fiamme del fuoco. Dinché il sole splenderà e l’acqua scorrerà, darà vita a uomini e animali. Non si può vendere la vita degli uomini e degli animali; è stato il Grande Spirito a porre qui la terra e non possiamo venderla perchè non ci appartiene. Possiamo contare il nostro denaro e bruciarlo nel tempo in cui un bisonte piega la testa, ma soltanto il Grande Spirito sa contare i granelli di sabbia e i fili d’erba della nostra terra. 

 

Il Calderone # 11: Bajardo, l’antico paese dei Druidi

Buona domenica a tutte voi, creature del bosco, e bentornate nella mia Foresta Incantata!
Finalmente torno a proporvi questa rubrica, dopo tanto tempo di assenza.
Prima di cominciare, ricordo a tutti che Il Calderone è una rubrica ormai occasionale in cui tratto di mistero e curiosità. Perchè ho scelto proprio questo nome per una rubrica così? Semplicemente perchè il calderone è una grossa pentola che può contenere svariati ingredienti; ogni volta mescolo la densa brodaglia in esso contenuta e ne estraggo col mestolo qualcosa di diverso =)
 
Oggi vi porto non lontano da casa mia, più precisamente a Bajardo, un piccolo paesino del ponente ligure. E’ situato sulla cima di un monte delle Alpi Marittime ed ha poco più di 300 abitanti, quindi capirete che non è molto grande. Ma cos’ha di particolare questo paesino montano? Perchè è finito nel mio Calderone?
Bajardo è un piccolo scrigno, e come tutti gli scrigni nasconde in sè alcuni tesori…
Il centro storico del paese esiste fin dal lontano I millennio a.C. e in quel periodo era un importante luogo di culto per i Druidi. Sì, avete capito bene, proprio i Druidi dei Celti!
Questi sacerdoti hanno lasciato un segno talmente profondo nella storia di Bajardo che ancora oggi alcuni eventi e festività si ricollegano ad attività pagane e druidiche. A testimonianza dell’esistenza dei Druidi, ci sono ancora oggi degli obelischi di pietra.
A Bajardo convivevano un tempo i Celti, i Liguri, i Greci, gli Iberici e i Romani, pensate che grande mescolanza di usanze, tradizioni e culture! Questi popoli pagani costruirono a Bajardo i loro luoghi di culto, tra i quali spiccava un antico tempio dedicato al dio Sole, di cui oggi ci rimangono alcuni resti. Sopra quello stesso tempio sorse in epoca medievale la chiesa dedicata a San Nicolò, ma nel 1887 un violento terremoto scosse l’intero paese, scoperchiando la chiesa e riportandola pressochè al suo antico splendore pagano. 
Il monte su cui sorge Bajardo era un tempo consacrato ad Apollo che, come sapete, è il dio del Sole. Con quel terremoto, che ahimè ha ucciso più di duecento persone, sembra quasi che l’essenza pagana del paese si sia risvegliata, mostrando quello che un tempo era il luogo di culto principale nella sua più totale e disarmante naturalezza.
Sebbene nei resti della chiesa-tempio coesistano elementi cristiani e pagani, la costruzione scoperchiata sembra quasi essere un nuovo inno al Sole e alla Natura. Quel che resta dell’edificio è visitabile senza alcuna difficoltà, io stessa ci sono stata più di una volta e se devo essere sincera sono rimasta piacevolmente colpita, ho provato una grande serenità a camminare sul morbido prato circondato dai muri alti, spogli e dorati, con il sole che mi carezzava la pelle.
Così come la chiesa-tempio, nel paese di Bajardo coesistono cristianesimo e paganesimo: alcune festività cristiane hanno mantenuto le usanze pagane dei riti dei quali hanno preso il posto, e una volta all’anno si celebra la festa dei Druidi, che spero di riuscire a vedere per la prima volta questo luglio!
Che dire? Un piccolo gioiello che, se vi trovate da queste parti, vale proprio la pena visitare non solo per la sua storia, ma anche per il paesaggio e la splendida vista di cui si gode da lassù.
 
Che ne pensate? Io trovo che questo paese sia molto affascinante =)
Spero di aver suscitato la vostra curiosità!
N.B.: le foto sono state tratte dal web
 

 
 
Â